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Digitalife. Oltre il film, dietro la locandina
Digitalife: un film corale, realizzato con i video degli utenti del web. Noi ne siamo partner e qui ti raccontiamo l'idea creativa dietro la locandina.
Digitalife è un film corale, realizzato con i video degli utenti del web per raccontare 20 anni di mondo digitale e internet, per narrare come la rete ha cambiato e cambia la nostra vita e quali evoluzioni sociali, culturali e personali determina.
Il film nato da un’idea di Varesenews e diretto dal regista Francesco Raganato, è in fase di produzione e per tutta l’estate 2017 verranno raccolti i video attraverso il sito ufficiale: non serve essere professionisti, videomaker o registi serve solo avere un telefonino o una videocamera e riprendere il mondo con il proprio sguardo, trovate tutte le istruzioni qui.
Hagam, partner del progetto, si è occupata di pensare al concept visivo, un’immagine guida per divulgare il film: dalla tradizionale locandina al corredo per la promozione sui social.
Il reparto creativo ha lavorato con l’obiettivo di creare un’immagine evocativa, capace di coinvolgere il pubblico al primo impatto.
“Nel processo creativo è apparso subito chiaro che lo scenario è distante dalle visioni e dall’immaginario futuristico, smaterializzato, cibernetico che si poteva rappresentare sino a qualche anno fa nelle produzioni cinematografiche” – spiega Giuseppe Sangiorgio – “Siamo ancora sul pianeta terra, ci sono ancora esseri umani non avatar, relazioni corporee non ologrammi, natura sconfinata e non ambienti solo antropizzati.
Certo sono scenari e prospettive coinvolte da un’evoluzione così rapida che sfugge alla possibilità di essere rappresentata da un’istantanea. Sfida ardua dunque, ma ancora più avvincente”.
“Ecco allora la sagoma di una figura umana, che sosta dopo un lungo e rapido cammino, in una terra di mezzo. Con il suo smartphone inquadra il nuovo mondo che gli sta dinnanzi, un mondo che potrà essere raggiunto in pochi passi e in poco tempo.
Un mondo all’alba di un nuovo giorno, ma non di una nuova vita.
Perché in fondo la vita è sempre la stessa, accelerata se vogliamo, ma con un flusso sempre continuo, senza il quale cesserebbe di essere vita“.