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Ristoratori online: buone pratiche per esserci con testa e cuore

Anna Prandoni è giornalista e scrittrice e da oltre vent’anni si occupa di enogastronomia, in particolare di storia dell’alimentazione e della sua influenza sulla cultura e società italiane. A Open Toast! ha raccontato uno scenario composto da Masterchef, TripAdvisor, Instagram e molto altro.

 

Anna Prandoni spiega le sue regole auree per ristoratori (e non solo) che stanno online


No, stare online se sei un ristoratore non è semplice. Serve tempo da dedicare a quello che è a tutti gli effetti un lavoro: raccontarti sui vari canali, coltivare una community, ascoltare ciò che si dice di te online.
Anna Prandoni ci ha spiegato le sue regole auree per utilizzare in modo costruttivo i social, principalmente se sei un ristoratore ma che in fondo valgono per tutti colori che comunicano la propria attività online.

Scrivi in italiano corretto
Utilizzare le forme corrette della lingua italiana di sicuro ti distingue dai tuoi competitor. Non scrivere i post mentre sei al telefono con un fornitore, scrivi quando sei concentrato, si tratta pur sempre di un lavoro. Prima di premere “Pubblica”, rileggi ciò che hai scritto.

Presta attenzione ai contenuti
Cerca di non essere prolisso, chiarisci bene qual è la tua idea e spiega al meglio delle tue possibilità il concetto che stai comunicando. Non dare niente per scontato e se può aiutarti, fai leggere le tue parole a un’altra persona: sarà la prova che ciò che hai scritto è comprensibile. Vuoi pubblicare una foto? Falla al meglio delle tue possibilità, dedicale tempo perché è pur sempre un mezzo che ti rappresenta in pubblico. Scatta la foto e prova a fare un po’ di postproduzione, cerca di modificare alcuni parametri per renderla più gradevole. Un trick? Usa un’app che ti permetta di aumentare la luminosità e diminuire le ombre: in questo modo, mediamente, una foto migliora.

Non essere autoreferenziale
Parlare solo di te stesso uccide il tuo profilo. Sicuramente è più semplice parlare del tuo menu, dei tuoi piatti, degli ingredienti che usi ma questa modalità non paga quasi mai. Cerca di essere ironico con te stesso e di andare oltre i primi argomenti che ti vengono in mente: cerca di capire cosa vogliono sapere di te le persone e prova ad approfondire questi argomenti.

Crea il tuo stile
Facile, dirai… Non è semplice ma prova a vederla così: così come il tuo menu parla di te e del tuo gusto, allo stesso modo prova a mettere te stesso online e rendere riconoscibile il tuo tocco. Cerca di riprodurre un’immagine coerente con la tua attività: per esempio, se hai un locale dallo stile rustico forse sarà più nelle tue corde dare del tu alle persone anziché del lei.

Racconta la verità
Se dici bugie qualcuno prima o poi ti becca, questo è poco ma sicuro e rischieresti di giocarti la reputazione, che magari hai impiegato del tempo a costruire. Confeziona quindi con cura quello che vuoi raccontare, abbelliscilo e arricchiscilo ma non forzare la mano.

Rispondi sempre
Mettiamola così: un cliente cena nel tuo ristorante, paga il conto, ti ringrazia ed esce dal locale. Tu lo saluti e lo ringrazi. Ecco, allo stesso modo il cliente che scrive una recensione del tuo locale su TripAdvisor o sulla tua pagina Facebook merita un cenno, un saluto o un grazie. Perché? Perché è buona creanza rispondere e poi perché fa decisamente una buona impressione vedere che al ristoratore interessa ciò che ha da dire il cliente. Un accorgimento che puoi già adottare sul tuo profilo Instagram: dedica 3 minuti al giorno ad esplorare i post pubblicati nella tua città o nelle zone vicine, puoi facilmente farlo attraverso la ricerca della geolocalizzazione nella tab Luoghi. Metti un cuoricino sotto alle foto che ti piacciono e che sono di persone che magari sono al lago lì vicino a te, per esempio. Può essere che siano turisti, felici perché si sentono notati da te e chissà mai che vedendo il tuo profilo non siano incuriositi dal tuo locale e passino a trovarti. È anche un modo per sbirciare cosa si dice in giro dei locali della tua città.

In generale, cerca di moderare i toni e anzi, prova ad abbassarli qualora fossero un po’ sopra le righe. A tal proposito, puoi prendere spunto dal manifesto di Parole O_Stili, un progetto sociale di sensibilizzazione contro la violenza delle parole, regole che valgono veramente per tutti.


Guarda il video del quarto incontro “Come si racconta oggi il cibo?” con Anna Prandoni

Ascolta il podcast del quarto incontro “Come si racconta oggi il cibo?” con Anna Prandoni

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